Collana Blu Oltremare
PROLOGO
Le mie pigioni
Non stai bene, secondo me covid qualcosa ….
Iniziò così il 2020, il mal’anno.
Il Papa si espresse in maniera chiara: questo virus è opera del pandemonio!
In effetti, questo virus ha influenzato tutto quanto; eppure io avevo dichiarato di esserne immune, precisamente immunodeficiente.
Dovevo fare buon virus a cattiva sorte…
Persone che convivevano senza conoscersi hanno scoperto cose interessanti, per esempio un motivo per non stare più insieme.
Dal confinamento al confino il passo è breve: l’uscio di casa è diventato una frontiera.
Così facendo, l’Italia è tornata rossa. Di rabbia.
Poi è arrivato il giallo rafforzato: un autentico thriller.
Lasciatemelo dire, tra molti anni i nostri pronipoti parleranno dei quarantenati, ovvero noi: non è meraviglioso?
Comunque, io ho cercato di vivere come sempre: quando incontravo qualche ragazza le dicevo: «Ti conosco mascherina!»
Quante ne ho conosciute? Boh, una quarantena, più o meno…
A proposito, in quarantena ci sono stato davvero: ho vissuto isolato in uno scantinato, come un condannato col pigiama a righe per una settimana. Non a caso, in quei giorni ho fatto uno strano sogno…
Uscito dal carcere dopo tanti anni, dovevo rifarmi una vita; avevo conosciuto tante persone che si erano avvicendate nella mia cella spoglia. Decisi così di aprire un locale a due passi dalla prigione, per sfamare i miei amici ex galeotti che non navigavano certo nell’oro.
Aprii un locale, lo chiamai Taverna Cento Celle.
Esso era un punto di ritrovo con tanto di sala ristorante e spazi per il tempo libero. Era dotato anche di una stanza per chi volesse pernottare: la Suite Alcatraz, rigorosamente vista muro.
Avevo ideato vari momenti di evasione per gli avventori: programmazione di film come Una pallottola puntata e Una brandina per due; non potevano mancare quelli con la regia di Spielberg.
C’era pure la stanza dedicata alla musica, sia lirica (in particolare la Cosca e la Bravata) che musica leggera: Innocenti effrazioni e Una pistola in un pugno erano i brani che andavano per la maggiore.
Infine, il ristorante con il suo piatto forte: il menu.
Antipasti: attentati misti, ladro di Colonnata, clan di verdure e funghi con scasso.
Primi: Spaghetti alla sbarra, Pappo al pomodoro con formaggio grattato, marachelle alla carbonara, pene all'arrabbiata, galeotto allo zafferano e quattro salti in gamella.
Secondino a scelta: carne all'Ucciardone, colpo con patate, tortura mista di pesce, piede di porceddu, orata d'aria con condono, arresto di vitello, cime di rapina.
Formaggi: taglieggio e crema di mascalzone.
Frutta: avocado d'ufficio, torta malavita, gelato straccia cella con arance.
Il tutto accompagnato da Fuggitivo di Manduria e Processo millesimato.
Naturalmente, pane e acqua compresi nel prezzo.
Per coloro che arrivavano in prossimità dell’orario di chiusura, restavano gli avanzi di galera.
Mi risvegliai nello scantinato e capii che stavamo vivendo mal’anni.
Siamo entrati nella storia per uscire dalla vita e l’unico modo per non morire è ironizzare.